Le startup essenziali per il presente e il futuro dell’Europa

La presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, davanti al Parlamento Europeo ha pronunciato l’annuale discorso sullo stato dell’Unione.

L’Europa è in lotta. Una lotta per un continente intero e in pace”. Queste sono state le primissime parole con le quali ha cominciato il suo intervento, e che abitualmente traccia le priorità strategiche per l’Europa dei prossimi anni.

Secondo la presidentessa, nell’attuale contesto storico “deve emergere una nuova Europa”, con una nuova “missione” atta ad “assumere il controllo delle tecnologie e delle energie che alimenteranno le nostre economie”.

Così Von der Leyen ha delineato la strategia dei prossimi anni in campo tecnologico. Innanzitutto, sul versante digitale, la presidentessa ha ribadito l’intenzione di costruire giga-fabbriche europee per l’intelligenza artificiale, con oltre 100mila processori avanzati. Sono già 76 le manifestazioni di interesse da 16 Stati membri per ospitare nuovi poli produttivi, a conferma di una corsa alla sovranità tecnologica che dovrà essere accompagnata da un futuro “Cloud and AI Development Act”. Parallelamente, ha riaffermato la volontà di mantenere regole europee autonome in materia di digitale, opponendosi alle pressioni esterne, in particolare statunitensi, che la settimana scorsa le hanno definite essere una “minaccia dell’Europa alla libertà di parola e all’innovazione americana’: lo avevamo approfondito qui.

Per quanto riguarda i rischi del digitale, l’intento è di istituire entro fine anno un panel scientifico per valutare limiti d’età ai social media, con l’obiettivo di proteggere i minori. Un tema molto taciuto dal mainstream, ma assai crescente nell’ultimo periodo dove social quali ad esempio Telegram vengono utilizzati per fini pedopornografici e Facebook per la condivisione di immagini private senza consenso. Lo abbiamo approfondito qui.

Sul piano economico, la presidentessa ha difeso l’agenda di semplificazione normativa, promettendo una riduzione dei costi burocratici per otto miliardi di euro l’anno e introducendo l’idea di un euro digitale. Ha previsto inoltre di investire “massicciamente nelle tecnologie digitali e pulite. Con ulteriori finanziamenti in arrivo nel nostro futuro Fondo per la competitività e un raddoppio di Horizon Europe, il nostro programma di ricerca e innovazione”.

Per le aziende innovative ha richiamato il 28° regime  ed espresso la volontà di accelerare i lavori sull’Unione per il risparmio e gli investimenti  “perché abbiamo molte startup ad alto potenziale in tecnologie chiave come la tecnologia quantistica, l’intelligenza artificiale o la biotecnologia”. Senza startup non solo non ci potrà essere sovranità tecnologica ed indipedenza energetica, ma, secondo la Presidentessa, anche la perdita di posti di lavoro che “vanno altrove”, in altri Paesi. In questa direzione è partita in questi giorni la campagna EU-INC che vede tantissimi imprenditori, giornalisti, venture capital, investitori e membri dell’ecosistema startup europeo impegnati a promuovere la nascita di una struttura aziendale unica per tutta la UE che possa essere adottata dalle startup per rendere più semplice i processi di scalabilità, la raccolta di capitali e in generale più forte la cultura dell’impresa innovativa europea, a questo link chiunque può attivamente partecipare.

Per questo motivo “la Commissione collaborerà con investitori privati ​​per creare un fondo Scaleup Europe da diversi miliardi di euro. Contribuirà a realizzare importanti investimenti in aziende giovani e in rapida crescita in settori tecnologici critici”.

Un intervento atteso, in cui la Von der Leyen ha voluto centralizzare ancora una volta la riflessione e la sua visione sul futuro ed importanza delle aziende innovative e della necessità di un ecosistema startup europeo sempre più forte e competitivo che mai, a dimostrazione di come le startup sono ormai il punto di partenza per qualsiasi azione concreta e decisiva sul futuro sia economico sia politico tanto per un Paese che per un continente. (foto di Hassan Anayi su Unsplash)

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