Banca Valsabbina entra nel capitale di Surety Schield acquisendone il 9,1% nell’ambito di un round che vale complessivamente 2,25 milioni di euro e coinvolge altri investitori.
La startup fintech sviluppa una soluzione per la gestione digitale delle fideiussioni e delle cauzioni assicurative. La piattaforma Fideiussioni Digitali, sviluppata da Cetif Advisory, spin-off del Cetif, Centro di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e conferita in Surety Shield, è soluzione innovativa e basata su tecnologia blockchain che permette di gestire l’intero ciclo di vita delle fideiussioni bancarie e delle cauzioni assicurative. Oggi Cetif Advisory rappresenta l’azionista di maggioranza di Surety Shield e contribuisce attivamente allo sviluppo dell’ecosistema. Lo strumento è utilizzabile da tutti gli attori coinvolti nel processo fideiussorio: banche, assicurazioni, istituti finanziari abilitati, pubblica amministrazione, stazioni appaltanti e imprese appaltatrici.
Obiettivo del progetto è rispondere alle forti esigenze di digitalizzazione del comparto, migliorare la trasparenza e la sicurezza delle garanzie emesse da banche e assicurazioni, riducendo il rischio di frodi e semplificando i processi operativi delle diverse parti.
L’operazione rientra nelle attività di Banca Valsabbina volte a sostenere progetti ad alto contenuto tecnologico, a beneficio dell’innovazione dei servizi finanziari, anche con l’obiettivo di sfruttare al meglio processi digitali efficienti, mitigando rischi e problematicità.
“Questa operazione rientra nella nostra strategia di sostegno all’innovazione nei servizi finanziari e nella volontà di contribuire allo sviluppo di soluzioni digitali ad alto valore aggiunto – commenta in una nota Hermes Bianchetti, vicedirettore generale vicario di Banca Valsabbina (nella foto) – La piattaforma Fideiussioni Digitali rappresenta un importante passo avanti per il settore, perché risponde a esigenze concrete di trasparenza, efficienza e sicurezza, in particolare nei rapporti tra impresa, banca e Pubblica Amministrazione. Come Istituto di credito da sempre vicino al tessuto produttivo, crediamo nel valore di queste iniziative e vogliamo essere parte attiva di un ecosistema che evolve grazie alla tecnologia e alla collaborazione tra attori complementari. L’ingresso nel capitale di Surety Shield corona un bimestre particolarmente attivo per la Banca, la quale tramite investimenti mirati e diversificati consolida ulteriormente il proprio posizionamento strategico”.
“Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come sistema universitario e sistema finanziario e assicurativo, in collaborazione con i regolatori e la pubblica amministrazione, siano riuscite a far convergere idee e progetti che hanno dato luogo alla piattaforma, unica nel suo genere – dice Federico Rajola, professore ordinario di Organizzazione aziendale e direttore del Cetif, centro di ricerca dell’Università Cattolica, nonché presidente di Cetif Advisory – Proprio attraverso operazioni di spin-off universitario siamo riusciti a compiere un passo importante per una convergenza ecosistemica di digitalizzazione. Si tratta dell’impiego di tecnologie avanzate che favoriscono la riduzione degli elevati livelli di frode, il miglioramento e la razionalizzazione dei processi e dell’efficienza operativa. Siamo grati a Banca Valsabbina, che negli anni si è dimostrata soggetto capace di saper intercettare iniziative d’innovazione, e agli altri investitori industriali che hanno saputo riconoscere la qualità del lavoro finora svolto. Questo aumento di capitale, se da un lato pone le basi per continuare a investire sull’evoluzione delle funzionalità e sull’integrazione di strumenti avanzati di AI, dall’altro, consente di accelerare i tempi di adozione e diffusione”.
“Siamo particolarmente entusiasti di questa operazione straordinaria – aggiunge Antonio Sorrentino, amministratore delegato e co-fondatore di Surety Shield – poiché rappresenta un’opportunità strategica per accelerare il nostro percorso di crescita organica e ci permette di essere affiancati da un investitore istituzionale di rilievo come Banca Valsabbina. A pochi mesi dall’entrata in vigore della nuova normativa, che introduce l’obbligo di verifica in blockchain delle fideiussioni negli appalti pubblici, la nostra piattaforma ha già gestito un numero significativo di operazioni. Numerose banche, compagnie assicurative e stazioni appaltanti sono già operative in modo attivo, confermando la rilevanza della soluzione e contribuendo a consolidare la nostra posizione di leadership nel settore a livello nazionale”.
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